
Le radici di Segni sono fortemente intrecciate con quelle di Roma anche se la storia di Segni parte molto prima. E’ una delle città del Lazio con imponenti mura ‘ciclopiche’ per la dimensione delle pietre: la porta saracena è caratterizzata da un megalite di 3 metri. Nel III sec avanti Cristo, Segni era così importante che era autorizzata a coniare monete (SEIC) con l’effige di un cinghiale da un lato e del dio Mercurio dall’altra. Le venne conferito il titolo di ‘Città’ eppoi la fregiarono della sigla SPQS (Senatus Populusque Signinus) godendo così di relativa indipendenza. Qui vennero portati i prigionieri della guerra con Annibale. Nel 600 diede i natali a Papa Vitaliano. Il centro storico è vivo e ben mantenuto e si riconoscono architetture romane, medioevali e barocche intrecciate con intrigante armonia. Segni è in montagna fra gli alberi di marroni e dalla passeggiata del Pianillo si domina tutta la Valle del fiume Sacco fra Roma e Frosinone.
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